Miyamoto pensa che altre società di giochi siano noiose

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Autore: William Ramirez
Data Della Creazione: 20 Settembre 2021
Data Di Aggiornamento: 15 Dicembre 2024
Anonim
Miyamoto pensa che altre società di giochi siano noiose - Giochi
Miyamoto pensa che altre società di giochi siano noiose - Giochi

In una recente intervista con il Telegraph, il veterano game designer Shigeru Miyamoto si è lamentato delle tendenze attuali seguite da altre società di gioco. Ha sottolineato come gli stessi giochi appaiono su ogni sistema e lo descrivono come noiosi.


Tuttavia, ha ammesso che ciò che stanno facendo queste altre aziende ha senso per gli affari. Anche se Nintendo ha registrato un inaspettato profitto di 215 milioni di yen nell'ultimo trimestre, l'editore ha sofferto finanziariamente negli ultimi due anni. Miyamoto sembra non preoccuparsi di questo fatto ed è molto più concentrato sul lato creativo. Alla domanda su cosa separa la sua azienda dalla competizione, ha risposto:

"In Nintendo, vogliamo un ambiente in cui i creatori di giochi possano collaborare e pensare a idee per giochi che non sarebbero mai potuti accadere prima."

Ciò che rende questa intervista interessante è che Miyamoto è non parlando con un giornalista di videogiochi. Ha parlato con Robbie Collin, il critico cinematografico del Daily Telegraph. Collin era a Tokyo per parlare con Miaymoto del suo lavoro sui tre Pikmin cortometraggi. Il Super Mario creatore è famigerato per la sua opposizione al legame tra film e videogiochi. Il fatto che molte società di gioco provano a vendere i loro prodotti con la parola "cinematico" è qualcosa che disprezza.


Si lamenta del fatto che molti giovani designer vogliono essere riconosciuti, vogliono creare storie che tocchino i cuori delle persone. Per Miyamoto, dovrebbe essere l'esperienza che sta toccando. Dice che nel film, il creatore e il regista sono la stessa persona; ma nei videogiochi crede che sia il giocatore a essere il regista.

Quando Collin chiede a Miyamoto cosa l'industria dei videogiochi può imparare dai film, sembra leggermente inorridito al pensiero. È fermo nella sua convinzione che non ci sia nulla che i videogiochi possano imparare dai film. I giochi possono far sentire i giocatori parte del loro mondo, un'esperienza unica che non può essere replicata da film o letteratura, spiega.

Pensi che Miyamoto abbia ragione? Sono troppi gli sviluppatori 'noiosi'? Che cosa, se non altro, pensi che i videogiochi possano imparare dall'industria cinematografica? Partecipa alla discussione in basso e fammi sapere quali sono i tuoi pensieri.