Lo stigma del "giocatore"

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Autore: Frank Hunt
Data Della Creazione: 18 Marzo 2021
Data Di Aggiornamento: 21 Dicembre 2024
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Lo stigma del "giocatore" - Giochi
Lo stigma del "giocatore" - Giochi

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Abbiamo percorso una lunga strada nel gioco attraverso le generazioni. Sin dagli albori del "periodo dei videogiochi", dove l'Atari 2600 ha fatto impazzire le nostre menti. Nel corso della giornata, essere in grado di riprodurre videogiochi "tecnologicamente avanzati" su una vecchia console televisiva è stata un'esperienza negli anni '80.


Invitando i nostri amici del vicinato per un periodo di Mortal Kombat 3 sul Sega Megadrive era una "graffetta" della cultura americana e un modo di socializzazione. Questo è stato considerato "socialmente accettabile". I giocatori facevano parte della cultura pop e tutti lo facevano a metà degli anni '90.

Purtroppo, le cose hanno preso una brutta piega. Oggi, il gioco è diventato una "forma di nicchia" di intrattenimento. I giocatori hanno guadagnato un'incredibile reputazione nella società, con persone che etichettano i giocatori come uomini grassi e sessisti, grassi e sessisti, che non socializzano e possono giocare solo ai videogiochi 24 ore al giorno mentre bevono enormi bottiglie di Mountain Dew.

Cosa diavolo è successo?

Certo, alcuni giocatori sono così fin dai primi anni '20, imprecando attraverso giochi multiplayer online e affermando le dichiarazioni sessiste ai giocatori di sesso femminile, specialmente nel Call of Duty Giochi. Il sessismo è particolarmente importante, con i giocatori che si scagliano contro le loro controparti femminili online con commenti sessisti, aggiungendo altro al nostro repertorio.


Ma non tutti i giocatori sono così. Le persone guardano dall'alto in basso i giochi come se fossero la rovina della società. Il gioco è una forma di intrattenimento che le persone amano, come film o televisione, con richiamo per entrambi i sessi. I giocatori non giocano solo ai videogiochi, ma hanno anche altre priorità, come socializzare e studiare. Non tutti i giocatori sono obesi, alcuni di noi sono fisicamente in forma. Purtroppo, non importa quello che dico, le persone continuano a degradare i giochi con commenti e commenti negativi.

Ad esempio, molte donne che conosco sono state disattivate dall'idea di essere un "giocatore". Prima di tutto, è difficile definire veramente cosa sia un "giocatore". In questo contesto, penso che intendesse un "console gamer". Ma mentre studiavo furiosamente per ottenere un GPA decente al Politecnico, vedo una quantità ridicola di aggiornamenti su Facebook delle stesse donne che giocano a Bejeweled 24 ore al giorno. Certo, giocare a "Facebook" per 24 ore è socialmente accettabile, ma i giochi di console per poche ore sono un grande "no no" (sarcasmo).


Nel complesso, gli stereotipi del "giocatore" devono finire e le persone hanno bisogno di aprire le loro menti e accettare i "giocatori" nella società invece di esiliarci socialmente, creando un ambiente socialmente favorevole dove tutti sono uguali, liberandosi dello stigma del "giocatore" nel complesso.